E' semplicemente senso di umanità e profonda amarezza, impotenza, tristezza, di fronte a tutto ciò che è stato.
Spesso mi accorgo del fatto che su questo spazio non scrivo serie valutazioni personali, forse per paura di sbagliare, avendo ancora molte cose da capire, tendo comunque in generale a sottovalutare.
Questa sera però sono stato spinto da una rabbia improvvisa e gelida, mi sono stancato di udire la sommessa indifferenza della gente, che non credo non abbia un cuore, ma che si riveste di controtendenza, di fare alternativo e atteggia superba la propria indifferenza. Ci vorrà pur qualcuno che "fa l'alternativo", no? Freghiamocene, ed andiamo a festeggiare con una bella bevuta. Ma si.

Mi sento triste, perché tutto va in rovina, ma sento ancora voci soffiate che accarezzano la speranza puramente umana.
Sono fortunato, ho delle coperte sotto cui dormire.
2 commenti:
il silenzio a mille sfaccettature...
l'equilibro è da raggiungere, ci sono molti ostacoli che, oltre a superare, bisogna conquistare...
Dici bene...Noi abbiamo coperte sotto quali dormire.
E ogni piccolo conforto, che a noi sembra superfluo, è una benedizione.
Ma nessuno se ne accorge, ed è molto facile far finta di niente. Invece no: il male nel mondo c'è, e anche se non ci tocca direttamente, dobbiamo combattere per eliminarlo, e per prevenire un ritorno.
Per questo bisogna ricordare, parlare, far presente.
E chi se ne frega è povero di spirito.
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