domenica, aprile 25, 2010

Freddo

Ho il fiato e il respiro strozzati da indugi e riflessioni troppo malinconiche, fondamentalmente quella che mi assale è pura e vera paura. Le decisioni prese sono sottoposte a continui pensieri, e puntualmente l'errato è giusto, il giusto è errato, la via è tortuosa, cazzo come si esce?
Bisognoso di pianti isterici improvvisi, sento che l'equilibrio continua a sfuggire, mi bastano due parole pronunciate, una visione diversa indipendentemente da me stesso, e crolla quella fittizia realtà che però è figlia di volontà, solo che la volontà ancora non ingrana, non mi credo, non mi amo, non mi sostengo in effetti.
E come fare?
Una camomilla e una doccia, per ora.

sabato, aprile 24, 2010

Sperimentare

Non c'è immagine

Non ho un motivo preciso per cui adesso mi metto a scrivere. Esigenza di buttare giù qualche parola con un qualche valore per me stesso, e soffocare un'intravista sensazione di lacrima calante che mi farebbe riarrosare e soprattutto gonfiare guance e cervello, con effetto sonnifero.
Tentativo senza spiegazione di terapia calmante quindi. Scrivere fa bene
Piove, continua a piovere, non trovo connessione, non trovo volontà di agire, è così (scelgo).
Diciamo che non ho molta voglia di fare alcunché di preciso e costruttivo, forse l'essere costruttivo esattamente mi debilita, e mi tappa l'envie prima che possa esprimersi.
Che irritazione.
Bene, sembra non ci sia più lucido oculare, adesso subentra il rodimento.
Chiuso nel mio oscuro universo, lascio la porta chiusa.

Scrivere quindi come un satellite in osservazione?
Me ne stavo fermo, ma pronto per cominciare