lunedì, ottobre 06, 2008

Muto

Avevo parole da pronunciare prima.
Pensieri da tramutare in segni conosciuti e da chiunque riconoscibili.
Anche mio fratello saprebbe leggerMi.


Ora so soltanto che la grandezza del gesto deve essere mio tesoro, e che IO devo sfruttare la vincita per ottenere e perfezionare/si.
Sotto le coperte al calduccio sicuro.

Muto. (in me)

1 commento:

Demian ha detto...

A volte il silenzio dice molto di più.
A volte (molte) le parole sono superflue. Troppe parole rischiano di far scadere le emozioni dirompenti che ci abbracciano.
E allora shhhhhh!
Per una volta, rimaniamo in silenzio e facciamone tesoro. Coloriamo di questo colore questo momento, e, senza riempirci la bocca con parole inutili, assaporiamone il sapore dolciastro.