martedì, settembre 02, 2008

Ticchettii alienanti

Questa melodia mi è entrata nelle orecchie lentamente,giorni trascorsi ad ascoltare quel nuovo cd in macchina,in viaggio,appostandosi nel discorrere,quella strana aura di incanto,viene da lontano,è autografato,è alternativamente affascinante.
Non ho ancora afferrato esattamente il senso di ogni singola parola,non le ho capite esattamente tutte.Poi ho letto il testo,è la mia canzone di fine estate.Ora suona dalle piccole casse del mio pc,vellutato sentimento elettronico ed innovativo,parole difficili,è una grande compositrice,in effetti.
Allevia questa rabbia che sta crescendo tanto e non conosco esattamente il motivo,la ragione,il fine a cui una cosa di per sé sbagliata potrebbe condurmi.
Ma non rabbia di quelle violente e bastardamente dissolutrici,una rabbia di delusione e di pessimo sconforto.
Non metto in dubbio sia il risultato di sorrisi mancati e promesse non mantenute,programmi già presi e poi dissolti dalla stupida mancanza di energica iniziativa.Quindi è relativa al giorno,è solo un momento.
Ma a me sembra che in realtà,dentro,tutto questo essere inadatti anche tra le mura della propria valle non sia un sintomo di amarezza momentanea,ma ci sia sempre stato,forte e rivoltante.
E non ci posso far niente se piango di insoddisfazione e rammarico!Ma sono la mia debolezza e la mia forza del reagire.
Ho bisogno di forti stoccate decise e consapevolezza,almeno del fatto che io esisto e che il mio piccolo mondo posso gestirlo io,il destino è mia proprietà,sono io il faber.
Trovo indifferenza intorno,pensando alle proprie vite il flusso dei respiri mi giunge sussurando agli orecchi stanchi e non riporta nient'altro se non la cadenza altrettanto stanca del loro scorrere.E' certo però che ognuno ha il suo momento di debolezza.
Io non voglio averlo,se non necessario.Magari per riflettere.
Già rifletto.
Voglio evolvere in una forma migliore.
Eppure,giocavo sempre ai pokémon.












E come
un facchino
cammino,
cercando
di non
cadere..

2 commenti:

Demian ha detto...

Per non cadere nello sconforto, abbiamo bisogno di tutte le nostre forze, di uno sguardo ampio, di una costante riflessione, che non ci faccia dimenticare i problemi, bensì che ce li faccia distruggere uno per uno. Altrimenti si accumulano, e nemmeno un iper raggio, o un attacco fuocobomba ce la fanno.
Un abbraccio caro Hachi.

Anonimo ha detto...

ho aperto questo tuo bel blog e una bellissima melodia mi ha accolto..Vivi met! vivere significa anche cadere nello sconforto per poi ritrovare la forza per rialzarsi...tu hai tutte le carte per farlo..sono sicura che presto troverai la tua strada..
ps:chissà se qst volta riuscirò a publicarlo;) a presto.