venerdì, settembre 05, 2008

Semplice condotta naturale

Penso a Renoir se dico tranquilla giornata di vita.
Non ho potuto ammirare questo quadro.
Volevo presentarlo a fine post.
Un sogno di linee ed onde immortali.



Capita spesso che si senta dire che la più giusta inclinazione emozionale per poter scrivere un post,una pagina di diario,una lettera sia una strana e lieve bolla di malinconia e di leggera angoscia,dal peso devastante,o meglio in molti ritengono che la tristezza sia fonte di profonda riflessione,e di introspezione meticolosa. Niente di più vero.
Ma mi rendo conto che alcune volte si debba testimoniare anche quanto sia semplice e soffice la naturalezza del vivere,quando lo si faccia davvero,per qualcuno,non solo per se stessi,per il futuro,il presente che a quel traguardo ci condurrà.

Più che altro credo questa sia una sfida contro me stesso,souvent pris da quegli sbalzi percettivi di sensazioni che mi travolgono,e i cauti sfoghi bloggari di altre sperdute terre virtuali ne possono essere l'esemplare dimostrazione.
La tranquillità deve essere ricercata,coltivata,nutrita,e si deve avere soprattutto il coraggio di essere parte del suo suono,questo richiede concentrazione e propensione all'esattezza generale.

E' bello sapere di non essere perfetti,ma di fare tutto quello che di buono può essere fatto per le persone che si amano,e udire a tua volta di ritorno quelle parole che dentro di te pronunci ogni giorno,pensando loro. Pecca di presunzione: può essere fatto sempre di più per le persone che si amano,sempre meglio,sempre nel modo più giusto.
Ecco,mi rendo conto però che lo stesso stile compositivo manca di qualcosa..
Quella solita sfumatura verdastra che contraddistingue ed esalta. Il problema è che ho paura di dire qualcosa che possa subito danneggiare,superstiziosi giochi mentali.
Ma io voglio riuscire sempre di più a delineare la forma vitale di questo mio buddha-siddharta-hachikò che mi contiene fedelmente,ma che non del tutto riesco ad afferrare. Non lascio fare al tempo: sono Io che agisco nel tempo.

E mi sono reso conto che vorrei trovarmi davanti ad una pagina vuota e scrivere non di me,ma di me attraverso altre parole,immagini,e dare spazio a ciò che mi rappresenta perché parte del mio mondo e del mio amore.

Alla ricerca di passioni (nascoste) multicolore.



1 commento:

Anonimo ha detto...

ok!! mi sono letteralmente innamorata di quella canzone,la sento sempre:) bello quello che hai scritto, bisognerebbe sempre fare tutto quello che di buono possiamo fare per le persone che amiamo e mai rimandare. Sembrerebbe la cosa più semplice del mondo ma l'uomo forse perchè troppo orgoglioso o forse perchè ha uno spiccato sentimento di autodistruzione la fa sembrare come la cosa più difficile al mondo..(sono contenta x la tua decisione...finalmente:p)