Non è tristezza nè depressione, nulla di tutto ciò.
E' sospensione e necessità di urlare una possibilità di vedere finalmente chiaro in fondo alle vaghe stranezze di queste sensazioni che travolgono e mettono paura.
Mi accompagno con la musica gotica di una sorprendente ventenne nera di sentimento.
Come mai vedo tutto sfuggire e non colgo la differenza tra il positivo e lo struggente, il costruttivo ed il "distruggente"? Si rincorre chi non meriterebbe, si tralascia ciò che apporta calore e riflessione.
Richiedere riflessione è impegnativo e con gran dispendio di energie. Non voglio comprensione, il mondo chiuso nel suo circuito esploderà nel momento opportuno.
Ho voglia di oscuro ed indefinito, perdermi in non-ricognizioni, non deve esserci spiegazione.
Datti al giardinaggio dei fiori del male.
Sento delle traiettorie trasversali che conducono elementi taglienti spostarsi da sinistra a destra, e poi ancora, e scavano in un vuoto di calma che è straziato, è tutto così fragile.
Mi piace perdermi nella musica e ascoltare come il mio cuore può rispondere all'impulso mutevole delle impressioni. Piangere di un arco islandese, ridere di un gioco vocale intrippante, seguire le immagini di un'invenzione travolgente, struggere la resistenza davanti al vero calore di una realtà melodrammatica da autore narrata con sapienza e raffinata introspezione.
Vorrei che le mie corde non suonassero stonate, quel Sol troppo vicino al Re deve essere domato con efficacia e precisione. Ognuna a suo tempo, con proprie sfumature.
Il sonno è per riposarsi, non per perdersi nella vacuità.
I'll always stay on my own.